Populisti, anti-Europa o epiteti simili vengono affibiati a partiti e movimenti in tutta Europa. Per esempio il M5S in Italia o Syriza in Grecia. Su questo punto vorrei però fare una riflessione più approfondita. Siamo sicuri che questi movimenti e partiti chiedano lo scioglimento dell’Europa e della moneta unica? O forse chiedono solo un’Europa diversa? Alexis Tsipras è il segretario di Syriza, partito di sinistra che nelle ultime elezioni parlamentari in Grecia si è manifestato come secondo partito del Paese. Tsipras è attualmente visto dalla nomenklatura dominante in Europa come un nemico. Credo che citando solo alcune delle sue idee sull’Europa, gran parte della popolazione stenterebbe a capire i motivi di tale avversione. Un’ Europa che metta in comune i debiti di ogni Nazione, che emetta eurobond, che affronti unita il tema immigrazione. In questo momento si sta facendo tutto il contrario delle ricette proposte da Tsipras. La situazione è complicata: le Nazioni sono state sollevate da grandi prerogative che però non sono state completamente affidate alle Istituzioni europee. Dunque è lecito e doveroso pretendere un’altra Europa.
De Gasperi, Adenauer, Schuman e Spinelli non pensavano a quest’ Europa quando firmavano i trattati di Roma, più di 50 anni fa. La Guerra Fredda è finita il Vecchio Continente ha sfide ancora maggiori da affrontare, tener testa a colossi come Cina, India o Brasile. Forse queste sfide le sta vincendo la Germania con il suo export eccezionale ma le sta perdendo il resto d’Europa. Proprio oggi è uscito un dato interessante: solo a Settembre la Germania ha una bilancia commerciale positiva di 20 miliardi. Soldi che affluiscono nell’opulento Stato federale a rinsaldare conti già saldissimi. Tutto il Mondo sta affrontando la crisi in maniera totalmente opposta a noi. L’austerity ha fallito e bisogna ripartire da investimenti pubblici di chi i soldi li ha. Un New Deal del ventunesimo secolo. Non è necessario creare un fronte anti-tedesco ma semplicemente portare la Merkel fuori dalla Germania. In Spagna 26% di disoccupazione in Italia 40% di disoccupazione giovanile e chiederle come gli Stati Uniti d’ America quest’anno abbiano abbattuto di 1,5% la disoccupazione dopo un anno di recessione. Allora io confido in Martin Schulz come nuovo presidente della Commissione Europea per un cambio di passo. Garibaldi più di 150 anni fa diceva: “Qui o si fa l’Italia o si muore!”, oggi invece bisogna dire: “Qui o si fa l’Europa o si muore!”. Ed io voglio morire vedendo gli Stati Uniti d’Europa.