Sabato 7 dicembre a Bologna per Stefano Bonaccini

Sabato 7 dicembre alle ore 16:00 si terrà in Piazza Maggiore a Bologna la manifestazione di apertura della campagna elettorale a sostegno del Presidente Stefano Bonaccini. Il Partito Democratico di Cesena organizza pullman con partenza alle ore 14:00 dal Parcheggio Ippodromo di Cesena. Per prenotazioni telefonare allo 0547 21368.

La Repubblica d’Europa

REPUBBLICA D’EUROPA: Oltre gli stati nazione

Cécile Kyenge, Europarlamentare PD/PSE

Davide Mattiello, Presidente della Fondazione “Benvenuti in Italia”

Maria Laura Moretti, Segretaria PD Cesena

Venerdì 3 maggio, ore 21:00

Sala AVIS, Via Serraglio n° 14 Cesena

Prima gli studenti!

Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?

Il 26 Maggio i cesenati saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco. Più che mai saranno decisive le idee, le proposte e le critiche dei giovani e degli studenti. Noi Giovani Democratici siamo convinti che dovranno essere proprio i giovani e gli studenti al centro della Cesena di domani.
Per questo crediamo sia utile avere un confronto diretto e franco con il candidato sindaco della coalizione di centro-sinistra, Enzo Lattuca. Abbiamo pensato ad un incontro informale e alla pari, senza formule politiche sofisticate, solo uno scambio reciproco di proposte, punti di vista e critiche tra Enzo Lattuca e le ragazze e i ragazzi cesenati.
Vogliamo che Enzo Lattuca prenda spunto dalla viva voce degli studenti per agire concretamente sulle problematiche che ci affliggono tra le mura scolastiche e fuori da esse: dal costo eccessivo del trasporto pubblico alla scarsità di spazi per lo studio, dalla mancanza di opportunità di crescita culturale per i più giovani al deficitario collegamento tra il mondo del lavoro e la scuola. Più tutte le problematiche e le potenziali opportunità che farete emergere durante il dialogo.
Allo stresso modo vogliamo ascoltare le proposte e le prospettive che Enzo Lattuca mette in campo per noi giovani e studenti della città.

Allora ti aspettiamo Martedì 30 Aprile alle ore 14:30 presso il bar dell’Ex-Macello.

Al termine dell’incontro sarà offerto un buffet per il presenti.

Abbiamo perso ma non ci fermiamo

Cara democratica e caro democratico,

senza alcun dubbio si tratta di una sconfitta, anche a Cesena, chiara ed evidente. È innegabile che, al netto dei nostri, a questo punto evidenti, demeriti ed errori in città, nel territorio cesenate abbiamo pagato un indirizzo e un vento ben più che locale. Valutando, poi, la condizione dei socialisti nel resto d’Europa verrebbe da affermare che questo vento sia anche molto più che italiano.

Durante la campagna elettorale abbiamo intrapreso un viaggio bello e impegnativo, fatto di incontri e scambi. In questi giorni abbiamo detto di voler più occupazione, più diritti, più attenzione a chi ne ha bisogno, più lotta all’evasione fiscale, più cura dell’ambiente, più integrazione europea. Avevamo dalla nostra parte un programma concreto e senza promesse irrealizzabili. Continue reading

L’agricoltura nel territorio e le sfide per il futuro

L’agricoltura nel territorio e le sfide per il futuro

Venerdì 23 febbraio al Palazzo del Ridotto di Cesena alle ore 20:45 si terrà l’incontro “L’agricoltura nel territorio e le sfide per il futuro” a cui parteciperanno Paolo De Castro, Primo Vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo; Fabrizio Landi, Candidato alla Camera dei Deputati; Andrea Fantini, giovane agricoltore; e Lia Montalti, Consigliera Regionale.
Abbiamo scelto di organizzare questo incontro perché il settore agricolo è assolutamente cruciale per il nostro territorio. Negli ultimi anni il governo guidato dal Partito Democratico ha adottato misure concrete per sostenere il comparto: ha diminuito le tasse sul mondo agricolo, a cominciare dall’azzeramento dell’Imu, ha dato il via alla legge contro il caporalato e contro lo spreco alimentare, ha dedicato l’Expo al settore agroalimentare, che ha raggiunto il record di export superando quota 40 miliardi di euro, ha introdotto l’obbligo di indicazione dell’origine della materia prima in etichetta e ha sostenuto i giovani agricoltori con finanziamenti ad hoc. Continue reading

La prima volta non si scorda mai

Si sente dire un po’ ovunque che i giovani non si interessano più di cosa accade loro attorno, di discutere di politica, dei problemi del Paese e confrontare le proprie idee con quelle altrui. Nulla di più falso.
Ai giovani manca la possibilità, non la volontà di un confronto, manca un luogo fisico fatto di persone reali con cui discutere, perché viviamo in un mondo che ci ha abituato a discutere solo con noi stessi interrogandoci non più per mettere in dubbio, ma per confermare ciò che già ritenevamo giusto.
E allora questa è l’occasione giusta per dimostrare che al giovane importa in prima persona del suo futuro, e che basta dargli voce per sentire quante cose ha da dire. Continue reading

Serietà e concretezza con Fabrizio Landi


Siamo in campagna elettorale e tutti promettono di tutto. Noi siamo diversi e vogliamo mantenerci diversi. Per l’Italia proponiamo impegni concreti, realizzabili e a portata di mano.
Accettiamo questa sfida per il futuro di tutti, da affrontare con serietà e concretezza.
Alle Elezioni Politiche del 4 marzo 2018 vota Fabrizio Landi e il Partito Democratico.

Ecco una sintesi del nostro programma elettorale. Continue reading

Cesenatico torna a correre!

13428400_10209938845091173_278425048360836803_nAl primo turno i cittadini di ‪Cesenatico‬ hanno scelto di voltare pagina rispetto agli ultimi 5 anni di cattive politiche di destra e domenica 19 giugno al ballottaggio i cesenaticensi hanno deciso di confermare questo risultato. Cesenatico torna a correre! Complimenti al nuovo sindaco Matteo Gozzoli e a tutti i neoeletti consiglieri comunali.

Stefano Bonaccini eletto Presidente della Regione Emilia-Romagna

Bonaccini PDStefano Bonaccini è eletto nuovo Presidente della Regione Emilia-Romagna con il 49% dei consensi. Gli facciamo i nostri migliori auguri ed un “in bocca al lupo” per il lavoro che lo attenderà per i prossimi 5 anni. Complimenti anche ai tre consiglieri del Partito Democratico eletti nella Provincia di Forlì-Cesena: la cesenate Lia Montalti ed i forlivesi Paolo Zoffoli e Valentina Ravaioli.
Aggiungiamo però che non si può ignorare la grande astensione alle urne. Hanno partecipato al voto in regione solo il 37% degli aventi diritto. Sarà ora fondamentale dimostrare, attraverso il lavoro, di meritarci il compito che ci è stato assegnato.

I giovani nell’Emilia-Romagna dei prossimi trent’anni

Un aiuto ci giunge dall'Europa ma è ancora poco

Un aiuto ci giunge dall’Europa ma è ancora poco

Tralasciando le recenti vicende riguardanti le primarie di coalizione per le regionali, i Giovani Democratici emiliano romagnoli vogliono dare un contributo concreto alla discussione programmatica che (finalmente) si sta sviluppando in regione.

Quale Emilia-Romagna vogliamo nei prossimi trent’anni? E’ davvero possibile una regione a misura di giovane? sembra quasi grottesco parlare di una riscossa dei giovani in un momento di assoluta crisi economica e valoriale per tutte le giovani generazioni. Invece proprio da questa depressione totale delle politiche giovanili dobbiamo trarre un’importante lezione: senza giovani preparati ed intraprendenti la nostra società è destinata alla fine.
E’ necessario, innanzitutto, prendere esempio da buone pratiche in campo di politiche per i giovani che ci giungono da altra regioni ed altri paesi.
In secondo luogo, è giunto il tempo di cambiare definitivamente la credenza assai diffusa secondo cui i denari spesi per i giovani in svariati ambiti siano denari sprecati e senza alcun ritorno. Quelle che in un orizzonte di breve termine sono spese come tante altre che uno Stato ha, nel giro di pochi anni diventano investimenti. Il loro ritorno è, inoltre , estremamente concreto: giovani che fondano aziende di successo mondiale grazie ad una formazione di alto livello, giovani dotati di un “know how” in grado di attirare investimenti privati. Di conseguenza il ritorno è anche spirituale e astratto ma assai importante.

Ma come fare tutto questo?

Di seguito alcune idee che potranno dare un contributo alla discussione programmatica in seno alla giovanile regionale.

  • Esperienza lavorativa in una realtà estera (in particolare aziende) in modo da apprendere un “know-how” da riportare poi in regione ed una lingua straniera. Sarebbero coinvolte le realtà imprenditoriali e pubbliche del territorio che trarrebbero vantaggio dall’assumere giovani che, grazie alle  competenze acquisite, le permetterebbero di ampliarsi in ambito internazionale (l’unico orizzonte possibile per quasi tutte le imprese della regione). Il soggiorno estero sarebbe anche supportato da una borsa di studio. Questo progetto, in fase di sperimentazione da parte della Regione Lazio (“Torno subito”), sarebbe da integrare alla Garanzia Giovani che nella nostra regione favorisce l’entrata nel mondo del lavoro e/o la specializzazione di giovani tra i 15 ed i 29 anni. Il difetto della Garanzia Giovani sta proprio nella scarsa importanza data all’internazionalizzazione dei giovani stessi. La nostra regione è sempre più proiettata verso il mondo perciò è assolutamente necessario che i giovani non si trovino in imbarazzo di fronte ad un orizzonte che è diventato globale.
  • Sostegno economico per studenti (22-29 anni), con ISEE basso, che decidono di frequentare scuole internazionali ad alta specializzazione ma con costi molto alti e che decidono di tornare poi in Regione per rimettere in gioco le alte competenze acquisite. Questo sostegno si rende necessario in quanto in Italia non siamo dotati di scuole di alta gamma per il post-laurea. Parallelamente è necessario un serio investimento nella costituzione di corsi estremamente specifici e qualificati per la creazione di un profilo professionale di alto livello nel post-laurea.
  • Sulla scia del progetto di formazione professionale nato dalla collaborazione tra Ducati, Lamborghini e gli istituti “Aldini Valeriani” e “Belluzzi-Fioravanti”, potenziamento del rapporto tra scuola/università e lavoro ove possibile. Anche in tal caso è necessario uno stretto rapporto tra enti pubblici ed imprese. Quest’ultime non sarebbero certo da favorire tramite estemporanei quanto inutili sgravi fiscali sull’assunzione di giovani ma esse stesse trarrebbero vantaggio dall’entrata in azienda di profili estremamente qualificati e già con esperienze lavorative.
  • Favorire gli interscambi con scuole di tutto il mondo da parte delle scuole (in particolare superiori) emiliano-romagnole. Quindi soggiorni di almeno due mesi all’estero (durante un periodo di frequenza scolastica nel paese ospitante) per imparare la lingua e allargare l’orizzonte futuro dei giovani. Ugualmente altri giovani verrebbero ospitati per un soggiorno studio in Emilia-Romagna. La regione dovrebbe quindi facilitare l’apertura e la continuazione di relazioni con istituti esteri. Questo progetto è presente in diverse scuole emiliano-romagnole ma senza alcuna rete di connessione regionale che ne permetta l’allargarsi e il rafforzarsi.
  • Sostegno del diritto allo studio, in particolare delle fasce più deboli della popolazione giovanile. Allargamento degli studentati con affitto calmierato per gli universitari il cui ISEE è sotto una certa soglia. Inoltre maggiori borse di studio specifiche per studenti meritevoli in precarie condizioni economiche. Continuazione dell’ottimo servizio di aiuto nel pagamento delle spese per l’acquisto dei libri di testo a favore degli studenti con ISEE basso delle scuole medie e superiori.
  • Aperture delle biblioteche, delle aule studio e, se necessario, anche degli istituti scolastici, in fasce orarie ampie (anche fino a mezzanotte).
  • Misure che incentivino l’inclusione scolastica. Corsi di approfondimento e recupero durante tutto l’anno scolastico.
  • Promozione di incontri nelle scuole su alimentazione e droghe.
  • Mense convenzionate per studenti (servizio già ottimo in tutta la Regione).
  • Sconti nel prezzo degli abbonamenti per studenti pendolari con un reddito ISEE basso. Obbligo della costituzione da parte delle aziende del trasporto pubblico locale dei “comitati consultivi degli utenti” (come previsto nella legge regionale 30/98 art. 17) che favorirebbero senza dubbio un maggior servizio negli orari di punta di entrata e uscita a/da scuola.
  • Prezzo dell’abbonamento al bus o alla corriera in base all’ ISEE e al numero di figli.
  • Servizio civile riservato al 50% ai “NEET” fra i 16 e i 29 anni.
  • Incubatrice unica regionale di start-up su cui si devono concentrare gli investimenti finora dispersi in decine di piccoli progetti . Il policentrismo in questo caso risulta sbagliato in quanto le aziende ad alto livello di innovazione tendono a svilupparsi unicamente in veri e propri distretti che le permettano di mettersi in rete tra loro e che consentono agli enti locali di fornire maggiori servizi (banda larga ed altre infrastrutture). Evidentemente questa unica grande incubatrice necessita di un’università vicino. Il rapporto tra start-up e università è strettissimo, le une si nutrono del lavoro dell’altra e viceversa. Trovandosi a Bologna una delle maggiori università d’Europa ed anche un ottimo (forse il migliore al mondo) distretto ad alta innovazione nel packaging, la destinazione delle nuove start-up deve essere unica, la provincia di Bologna.
  • “No tax area” e credito agevolato per le imprese di giovani tra i 19 e i 40 anni.
  • Una sempre maggiore copertura degli asili, in particolare a favore di famiglie a ISEE basso. Nonostante siamo la prima Regione per il servizio degli asili nido, c’è ancora del lavoro da fare. Agevolazioni fiscali per le aziende medio-grandi che decidono di costruire asili aziendali.
  • “Social housing”, ovvero: una locazione di 10/15 anni ad affitto calmierato (massimo 20/30% del reddito familiare) al termine della quale gli abitanti possono decidere se riscattare l’abitazione, anche tramite un mutuo, o lasciarla. La bassa redditività per i costruttori è compensata dalla mano della CDP. Un modello vincente, in primis per le giovani coppie. Ma anche per gli enti pubblici, per il territorio e per imprese edili.

 

 

Uno storico risultato per l’Italia e Cesena

GD Foto EC 2014“Questo Paese è decisamente migliore di come ce lo raccontiamo”. Così il premier e segretario del Pd Matteo Renzi nell’apertura della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo le europee dove ha sottolineato come “gli italiani hanno dimostrato, con una partecipazione significativa, forse la più alta d’Europa, che c’è un’Italia profonda che non si rassegna”. “Il primo segnale, prima ancora del risultato è che l’Italia c’è, è più forte delle paure che la attraversano ed è in grado di incidere con più forza in Europa. Io avverto questa responsabilità innanzitutto”.
“E’ stata una campagna elettorale molto feroce, dico ai a chi sarà eletto di abbassare i toni e alzare le ambizioni. Il risultato di questa notte ci dice che il cambiamento che abbiamo promesso deve arrivare in tempi ancora più veloci”.
“Grazie dal profondo del cuore a tutti italiani che hanno dimostrato con una partecipazione molto significativa, una delle più alte d’Europa, che questo Paese è decisamente migliore di come ce lo raccontiamo. L’Italia c’è! Confermo, non era un referendum sul governo, non lo considero un voto su di me. E’ un voto di speranza straordinaria di un Paese che ha tutte le condizioni per cambiare e per invitare l’Europa a cambiare. In Europa da una parte le forze che vengono definite populiste in alcuni Paesi hanno ottenuto un risultato straordinario e in altri un risultato significativo. Dall’altra parte c’è un’idea di Europa che ha fallito. Nel mezzo il grande spazio per il cambiamento possibile: riportare l’Europa ad essere il luogo delle famiglie, delle imprese. Questo è il nostro sogno. Questo risultato ci spinge fortissimamente ad avere consapevolezza del nostro compito”.

Continue reading

La storia di un comico buffo

HitlerSi chiama populista chi racconta alla gente quello che vogliono sentirsi dire. In realtà sanno solo trovare capri espiatori per tutto ma mai la soluzione al problema. Bisognerebbe studiare e ripassare molto bene la storia. Negli anni ’20 del secolo scorso, la Germania dilaniata dalla disoccupazione (vera), dalla fame (quella vera), dalla crisi finanziaria (sempre quella vera) e da un’inflazione spaventosa si affidò ad un tipo buffo, con i baffetti alla Charlie Chaplin, che strillava nei comizi che la colpa era tutta dei politici corrotti, che bisognava mandarli tutti a casa e che lui avrebbe sistemato e risolto tutti i problemi del Paese. La gente accorreva, si divertiva e gli dava ragione e poi gli diede anche il voto; così il tipo buffo andò al potere, smise di essere buffo e quelli che ridevano smisero di ridere. La fine la conosciamo tutti. Una medicina sbagliata non guarisce ma affossa. Voglio concludere questo mio intervento citando un noto “statista” del secolo scorso, e se gli italiani voteranno ancora per la “medicina sbagliata” (cioè i vari Grillo, Berlusconi, Salvini e Meloni), ahimè e ahinoi, questo noto “statista” l’ha vista giusta anche questa volta:
«L’arte della propaganda consiste nel comprendere le idee emotive delle grandi masse e nel trovare, attraverso una forma psicologicamente corretta, la strada per raggiungere la loro attenzione ed il loro cuore. Da tutto ciò nasce la seguente regola: la ricettività delle grandi masse è molto limitata, la loro intelligenza modesta, ma il loro potere di dimenticare enorme.»
Adolf Hitler

Tratto da: “La storia di un tipo buffo”.

Leggo di regimi dittatoriali, di colpi di stato, di grandi complotti…

Cesena RenziLeggo di regimi dittatoriali, di innumerevoli colpi di stato, di grandi complotti per non mandare il “popolo” a votare. Meno male che questa dittatura non riguarda l’Italia, visto che negli ultimi 20 anni abbiamo votato ben sei volte (nel 1994, 1996, 2001, 2006, 2008 e 2013) e che presto ci accingeremo anche a votare per il Parlamento Europeo e le Amministrative. Menomale, dico io, che al governo non abbiamo un massone nominato dai banchieri ma il Segretario di un partito che ha preso più voti sia alla Camera che al Senato, che poi ha vinto praticamente tutte le elezioni amministrative del 2013, aggiudicandosi ben 19 su 21 comuni capoluogo di provincia: da Catania a Treviso, da Brescia a Siena, da Avellino a Vicenza, passando anche per la Capitale: Roma! Lo stesso partito che qualche mese fa ha vinto anche le Regionali in Friuli-Venezia Giulia, in Basilicata, in Trentino-Alto Adige ed in Sardegna. Mi dispiace tanto per molte persone che evidentemente risiedono in un qualche paese dove non si va mai a votare. Gli mando un abbraccio forte e tutta la mia solidarietà. Gli auguro, un giorno, di sperimentare la democrazia, o almeno di capire come funzioni.
Continue reading