È con piacere che invitiamo tutte le giovani e tutti i giovani cesenati al Congresso dei Giovani Democratici di Cesena che si terrà mercoledì 16 novembre 2022 alle ore 20:45 presso la Sala Conferenze del PD di Cesena (Viale Bovio n°28).
Parleremo degli obiettivi e dei progetti per i prossimi 3 anni di mandato, e alla fine ci sarà anche un momento conviviale con un piccolo rinfresco.
“La cultura è l’unica arma di riscatto” di Davide Cerullo.
Perché
siamo qui questa sera? Perché tutti noi condividiamo una passione,
ed è quella per la politica. La mia iniziò tanti anni fa. Era il
gennaio del 2011. Al Governo c’era Berlusconi e l’allora Segretario
del Partito Democratico era Pierluigi Bersani. A ripensare quegli
anni sembra trascorsa un’intera era geologica. Le cose in Italia non
andavano benissimo, eravamo in piena crisi economica e di lì a
qualche mese avremo conosciuto le politiche di austerità di Mario
Monti.
Mio
padre decise che era arrivato il momento di lanciare un segnale e
così si iscrisse al PD. E proprio come si faceva una volta, per
consegnargli la tessera, a casa nostra venne un energico vecchietto:
Fiorello, molti di voi sicuramente lo conosceranno. Questo fu il mio
primo “incontro” con la politica e ne rimasi incuriosito. Anch’io
volevo dare il mio contributo, lanciare il mio segnale e così decisi
di iscrivermi a mia volta.
La sera di lunedì 16 dicembre 2019 presso la Sala Conferenze della Sede del PD di Cesena si è tenuto il VI Congresso della Federazione dei Giovani Democratici di Cesena. È stato eletto il nuovo segretario: Mauro Johnathan Manzo, 25 anni, studente.
«I Giovani Democratici devono ripartire dalla parola “Comunità”.
L’era che stiamo attraversando, quella della globalizzazione e della
cultura digitale, ci sta ponendo davanti a noi nuove e più complesse
sfide. Per questo abbiamo e avremo sempre più bisogno di creare una
comunità in cui poterci identificare, dove nessuno venga escluso.
Dobbiamo creare una comunità dove non sentirci più soli ma parte attiva
di un progetto comune. Hanno provato a convincerci che le ideologie non
esistono più, alimentando in tal modo la distanza tra i cittadini e le
istituzioni. Hanno detto che l’unica legge che governa l’uomo è
l’affermazione esclusiva del proprio ego. Rendendolo sempre più
affamato. Rendendolo non più un essere umano ma un consumatore sfrenato
con la perenne ossessione del presente. Il nostro ruolo è quello di
costruire un’altra idea di società. Una società più colta, più giusta,
più verde, dove ci siano opportunità e diritti e doveri per tutti. Una
società con un’identità finalmente ritrovata, dove tutti possano
sentirsi al sicuro.» Queste le prime parole del neo segretario.
Sono
trascorsi undici anni da quando furono fondati i Giovani Democratici.
Oggi, nonostante gli acciacchi, sono la più numerosa ed attiva
organizzazione giovanile politica d’Italia, tra le prime in Europa.
In
questi anni, nel nostro Paese, sono emerse numerose emergenze e
diseguaglianze: di natura sociale, economica, ambientale, culturale e
tante altre. Il mondo è diventato sempre più piccolo in un lasso di
tempo troppo breve. Non siamo riusciti a farci trovare pronti per
dare le adeguate risposte alle domande di cambiamento. Tutta la
Sinistra in Italia, con a capo il Partito Democratico, non è
riuscita a vincere questa sfida così complessa e articolata.
Abbiamo
permesso che al nostro posto trionfassero le logiche delle risposte
facili. Nella società, purtroppo, sta prevalendo con maggiore
insistenza la volontà del tutto e subito, ma ciò non paga
mai nulla.
Noi
Giovani Democratici crediamo in un’idea diversa di società: più
colta, più giusta, più verde, dove ci siano opportunità e diritti
e doveri per tutti. Una società con un’identità finalmente
ritrovata, dove tutti possano essere liberi di esprimere se stessi e
di sentirsi al sicuro.
Per questi motivi noi Giovani Democratici non siamo il Partito Democratico del futuro. Siamo già quello del presente. Perché è assieme al Partito Democratico che, con spirito critico, vogliamo combattere queste battaglie.