Le cose cambiano 2022

Dopo l’interruzione forzata a causa della pandemia, torna la terza edizione del reading “Le cose cambiano”: una serata di riflessioni e confronto con tutta la cittadinanza.

Tramite la lettura di brevi estratti di biografie, lettere, poesie e articoli ripercorreremo le storie personali di Christopher Isherwood, Munroe Bergdorf, Mariasilvia Spolato e altri.

Le Cose Cambiano

Le cose cambiano

Anche quest’anno siamo pronti per celebrare la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia; una ricorrenza istituita per mantenere alta l’attenzione sui diritti delle persone LGBT promossa dall’Unione Europea che si celebra dal maggio del 2004. Un appuntamento prezioso per rimarcare con forza i diritti ancora negati in Italia, perché la strada da fare è ancora tanta e all’appello mancano ancora delle leggi molto importanti: come il riconoscimento del Matrimonio Egualitario e l’approvazione di una Legge contro l’Omobitransfobia.

Per questo il Gruppo Rimbaud Lgbtqie* Cesena e i Giovani Democratici di Cesena vogliono coinvolgere i cesenati per un momento di riflessione e confronto.

Per la serata di mercoledì 16 maggio, presso il Bar Caffeina (Corso Garibaldi n°79, Cesena) a partire dalle ore 21:00, abbiamo organizzato il reading “LE COSE CAMBIANO – Storie di Alan Turing, Virginia Woolf, Lili Elbe” dove ripercorremmo le storie delle vite di artisti, scienziati e scrittori tramite la lettura di brevi estratti di biografie e lettere. Per percepire da più vicino le loro emozioni e sensazioni. Al microfono, per le letture, si alterneranno alcuni ragazzi di Rimbaud LGBTQIE* e dei Giovani Democratici. Tutta la cittadinanza è invitata.

Per combattere l’omofobia Monica Cirinnà a Cesena il 18 maggio

Anche quest’anno è arrivata la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, ricorrenza promossa dall’Unione Europea che si celebra da maggio del 2004, ed è sempre un’ottima occasione per fare il punto della situazione sui diritti degli omosessuali e dei transessuali in Italia e nel mondo.
Nel nostro Paese, il 2016 verrà ricordato come l’anno delle Unioni Civili. Dopo trent’anni di fallimenti in Parlamento, grazie alla tenacia della Senatrice Monica Cirinnà ed al sostegno in prima linea del Partito Democratico, l’Italia è riuscita a fare questo grande passo in avanti in materia di diritti LGBT. C’è tuttavia ancora tanta strada da fare per riconoscere il Matrimonio Egualitario ed approvare finalmente una giusta Legge contro l’Omofobia e la Transfobia.
Quest’ultima è una legge necessaria ed urgente perché, stando all’ultimo rapporto dell’ILGA (International Lesbian and Gay Association), l’Italia è il Paese più omofobo dell’Europa Occidentale. Giovani e meno giovani subisco quasi quotidianamente episodi più o meno gravi di violenza, sia fisica che psicologica, episodi che troppo spesso hanno trovato il loro tragico epilogo nel sangue, come si legge sulle pagine di cronaca dei nostri giornali e TG nazionali e locali.

Diritti alla Meta con Monica Cirinnà

Come non dimenticare inoltre il troppo recente passato della nostra città: ci è stato più volte ricordato che a Cesena e in Romagna c’è ancora chi dimentica il concetto di uguaglianza – organizzando macabre pagliacciate o imbrattando i muri delle nostre case con vergognosi cartelli offensivi ed abusivi – ed è bene ricordare a queste persone vigliacche e meschine che i cesenati ed i romagnoli non si lasciano intimidire. Hanno infatti dimostrato più volte di saper rispondere con gesti di solidarietà ed accoglienza, ultimo in ordine di tempo la bella e partecipata manifestazione dello scorso febbraio.
È con grande piacere, proprio perché vogliamo rimarcare con forza cosa significhi la parola “Uguaglianza”, che invitiamo la cittadinanza al nostro prossimo evento: “Diritti alla meta – Un anno di Unioni Civili”, organizzato dai Giovani Democratici e dal Gruppo Rimbaud LGBTQIE*, per la giornata di giovedì 18 maggio alle ore 18:00 presso il Palazzo del Ridotto a Cesena (Piazza Almerici). Alla conferenza prenderanno parte le senatrici Monica Cirinnà e Mara Valdinosi e la Docente di Psicologia dell’Università di Ferrara Paola Bastianoni. Alla fine del dibattito la serata proseguirà con un’Apericena e la premiazione dell’Art Contest “Cromatica” nel vicino locale “Mastro Birraio”.

Diritti alla Meta con Monica Cirinnà

Diritti alla Meta con Monica Cirinnà

La Giornata Internazionale contro Omofobia, Bifobia e Transfobia è una ricorrenza promossa dall’Unione Europea che si celebra ogni anno dal maggio 2007.
Quest’anno, in occasione di tale ricorrenza, abbiamo voluto organizzare per la cittadinanza cesenate un’intera giornata di riflessione, dibattito e conoscenza delle tematiche LGBT+. Continue reading

C’ÈSENA – C’è famiglia, c’è accoglienza!

È arrivato il momento che la Cesena accogliente, aperta, rispettosa delle diversità e dei diritti di tutti faccia sentire la propria voce!

I recenti episodi di violenza simbolica e di intimidazione contro una coppia omosessuale che stava festeggiando il giorno della propria Unione Civile sono di una gravità inaudita e fanno seguito ad altri gravi episodi di intolleranza, talvolta sconfinati nel razzismo, avvenuti contro i migranti e i senza fissa dimora nelle scorse settimane.

Non ci lasceremo intimorire di fronte a questi vili atti di prepotenza ma ci impegniamo a denunciarli e contrastarli, sperando di trovare nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine un importante alleato per evitare il perpetrarsi di questo clima.

Siamo un gruppo di associazioni e semplici cittadini che non sopportano questi episodi di omofobia e intolleranza, vogliamo mostrare che i valori del nostro territorio sono quelli del rispetto e della tolleranza.

Per fare questo ci ritroveremo in Piazza del Popolo a Cesena sabato 11 febbraio alle ore 17:00 per far sentire tutti insieme la nostra voce.

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È l’ora di una legge contro l’omofobia

I Giovani Democratici di Cesena apprendono con profondo sdegno lo spregevole atto omofobo, liberticida e di stampo fascista perpetrato da alcuni vergognosi esponenti di Forza Nuova in concomitanza della celebrazione dell’Unione Civile di due giovani sposi, un giorno di festa non solo per la coppia ma anche per la città intera.

Cesena, città decorata con la Medaglia d’Argento al Valor Militare, non può e non deve accettare che per l’ennesima volta dei movimenti dichiaratamente fascisti infanghino il nome dei suoi abitanti attraverso queste ridicole pagliacciate con l’unico scopo di conquistarsi ignobilmente qualche riga sui giornali.

Questa offesa alla Città di Cesena, tra l’altro già preannunciata, andava impedita e auspichiamo che verrà contrastata in futuro casomai dovessero ripetersi atti analoghi. Chiediamo quindi alle istituzioni e alle autorità competenti di far rispettare le leggi dello Stato Italiano che sono ben chiare e non lasciano dubbi di interpretazione: ci riferiamo (tra le altre) alla Legge Scelba contenente disposizioni sul reato di apologia del fascismo, che va osservata e rigorosamente applicata. Un conto è la libertà di manifestazione, un altro conto è la diffamazione.
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Nonostante tutto non hanno rovinato un giorno di festa

I Giovani Democratici di Cesena condannano il vile tentativo omofobo e di stampo fascista di Forza Nuova di rovinare un giorno di festa come quello di domenica – quando in città è stata celebrata la prima unione civile – con manifesti offensivi nei confronti della coppia e di Cesena stessa.
I responsabili dei manifesti parlano tanto di civiltà per poi dare una rappresentazione esemplare del suo contrario imbrattando i muri della città con le loro affissioni abusive, in merito alle quali auspichiamo inoltre un tempestivo intervento delle autorità competenti affinché questo ignobile ed illecito gesto venga sanzionato.
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We stand with Orlando

Manifestazione di solidarietàI Giovani Democratici di Cesena, colpiti dalle notizie che arrivano da Orlando in Florida, vogliono esprimere il proprio cordoglio agli Stati Uniti e alla comunità LGBT americana e mondiale per il triste attentato che purtroppo ha causato la morte di almeno 50 giovani, lasciandone feriti un numero ancora maggiore. Ancora una volta, come successe a Parigi, è stato colpito un luogo di ritrovo di molti ragazzi e ragazze, che rischiano di pagare il prezzo più alto di questa ondata d’odio.
Il folle gesto di aprire il fuoco in un locale è stato compiuto ovviamente per fanatismo e radicalismo religioso ma anche per odio omofobico: un odio alimentato da coloro che ogni giorno diffondono un clima di disprezzo e rifiuto nei confronti di una realtà diversa dalla propria. Abbiamo oggi una generazione di giovani da difendere dall’intolleranza e dalla paura.
Alla luce di quanto accaduto, la difesa dei diritti e delle libertà individuali si conferma una priorità decisiva e dopo l’importante passo in avanti in Italia rappresentato dal D.d.l. sulle Unioni Civili (che come GD consideriamo debba essere il primo passo verso il Matrimonio Egualitario) noi crediamo che sia arrivata l’ora, non più rimandabile, di approvare anche la legge sul contrasto all’omofobia, che giace ferma da tre anni in Senato.
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Justice for all just ain’t specific enough

Selma The Imitation GameLa scorsa settimana, a distanza di pochi giorni, sono stata al cinema due volte per vedere “Selma” e “The Imitation Game” e mi sono resa conto di come le due storie, seppure molto diverse, abbiano un punto in comune: le discriminazioni. Martin Luther King (protagonista del film “Selma-La strada per la libertà”) ha dedicato la sua vita alla lotta contro la discriminazione dei neri nell’America degli anni ’60, Alan Turing (la cui storia, fino a poco tempo fa tenuta segreta, è raccontata in “The Imitation Game”) ha subito, nell’Inghilterra di pochi anni prima, una discriminazione per il suo orientamento sessuale. Entrambe i protagonisti inoltre sono morti (ancora una volta in modi drasticamente diversi ma con caratteristiche comuni) a causa della loro diversità. Nonostante entrambe i film terminino con una testimonianza di speranza (è riportato che il presidente Johnson firmò nel ’65 una legge per assicurare il voto agli afroamericani e che la Regina Elisabetta nel 2013 diede la grazia postuma a Turing per i meriti scientifici) nessuno dei due problemi può dirsi completamente risolto oggigiorno, non in America, non in Europa, di sicuro non in Italia.

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Spegniamo l’odio: no omofobia!

Si intitola “Spegniamo l’odio!” il video contro l’omotransfobia realizzato da Arcigay, finanziato dal Progetto LGBT del Consiglio d’Europa nell’ambito delle attività previste per combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. L’animazione, diffusa oggi nel web e firmata da “Latte creative”, raccoglie espressioni e frasi omofobe pronunciate da politici e personaggi pubblici italiani. Si riconoscono in particolare le parole di Vittorio Sgarbi, Daniela Santanchè, Giancarlo Gentilini, Giancarlo Cerrelli, Pino Scotto, Mariano Apicella, Romano La Russa, Padre Livio (Radio Maria), Alessandra Mussolini. “È un atto d’accusa contro le parole di odio e di disprezzo di cui sono oggetto quotidianamente le persone LGBT” dice Flavio Romani, presidente di Arcigay. Arcigay ha associato al video una petizione, lanciata attraverso Change.org e rivolta ai membri del Senato, dove attualmente è in discussione la proposta di legge contro l’omotransfobia

Firma qui la petizione su Change.org!

Love is Right: in piazza contro l’omofobia

RainbowFlag“Love is Right – Diritti senza compromessi”. Il video promuove la manifestazione nazionale di sabato 7 dicembre in piazza dei Santi Apostoli, a Roma, per chiedere l’uguaglianza dei diritti per le persone gay, lesbiche e transessuali. Le associazioni che compongono il movimento Lgbt (Agedo, Arcilesbica, Arcigay, Certi Diritti, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno e Mit-Movimento Identità Transessuale) hanno scelto di scendere in piazza per rivendicare un sistema di leggi che garantisca le libertà, l’autodeterminazione e i diritti civili.
Testimonial della campagna Claudia Gerini, Valeria Solarino, Giulia Michelini, Anna Falchi, Chiara Caselli, Marco Cocci, Giorgio Marchesi, Alessandro Tiberi, Fabrizio Falco, Filippo Nigro, Alessandro Roja, Michele Venitucci, Andrea Napoleoni, il regista del video è Marco Simon Puccioni
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www.loveisright.it