A una settimana dalla Factory 365, la grande iniziativa organizzata dai GD nazionali, con l’aiuto dei GD del Lazio, e indirizzata a tutti i i Giovani Democratici d’Italia, così come a chiunque altro fosse interessato, colgo l’occasione per esprimere anche in questa sede le mie considerazioni sull’evento. É stato bellissimo! Vedere così tanti giovani interessati di politica e impegnati davvero per cambiare le cose, a discutere di temi fondamentali per il nostro pese ora e in futuro (i tavoli di lavoro a cui si poteva partecipare spaziavano dalla corruzione alle nuove tecnologie applicate alla comunicazione politica, dell’agricoltura alla università e ricerca, passando per politiche economiche e governance europea, per citare solo pochi nomi) mi ha dato personalmente una grande carica per continuare questo impegno. Ho apprezzato inoltre moltissimo la presenza di tante personalità più o meno importanti e conosciute che si sono prestate al dialogo e alla discussione coi ragazzi, partecipando ai tavoli, per citarne alcuni tra quelli che ho potuto ascoltare Maria Chiara Carrozza (ex Ministro dell’istruzione), Pier Paolo Baretta (attuale Sottosegretario all’economia) e Francesco Nicodemo (esperto in comunicazione, ha fatto parte della direzione nazionale del PD) ma erano presenti tanti altri parlamentari, giornalisti, docenti, rappresentanti sindacali e di varie altre organizzazioni. Credo che il loro contributo sia stato chiave in ottica di rendere la discussione politica interessante, ricca di contenuti e attuale.
A tutti quelli che criticano la politica, generalizzando i suoi aspetti negativi (che indubbiamente ci sono, nessuno ha intenzione di ignorarli, ma non è neanche giusto guardare solo a quelli) vorrei davvero dire che si sbagliano, che la politica è fatta di tante cose belle, e che i più di 800 ragazzi presenti in quei due giorni lo possono confermare e ne sono l’esempio. Per una volta inoltre è stato bello essere in un ambiente in cui i ragazzi che si impegnano in politica vengono considerati la norma e non degli alieni, come purtroppo avviene quotidianamente (o almeno come é successo a me personalmente).
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