GD Emilia-Romagna, prima organizzazione politica in Italia a sostenere il PAESC

Palazzo Berlaymont a Bruxelles, sede della Commissione Europea. Fonte: foto Wikipedia.

Annunciamo ufficialmente di essere diventati sostenitori del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia (PAESC) come prima organizzazione politica in Italia ed in Europa.

Dopo quasi un anno di lavoro abbiamo ottenuto l’appoggio e il riconoscimento da parte della Commissione Europea per poter portare avanti questa importante battaglia per la lotta alla crisi climatica.

Essere sostenitori significa avere la capacità di promuovere il Patto dei Sindaci, di mobilitare e sostenere i nostri militanti e le amministrazioni locali per raggiungere gli obiettivi del PAESC.In questo anno, come federazione GD regionale, ci siamo posti l’obiettivo di studiare come portare il PAESC al 100% in Emilia-Romagna agendo politicamente con tutti i contatti a nostra disposizione.

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Cesena sia sempre di più a misura di studente

Nel pomeriggio di giovedì 6 febbraio una delegazione dei Giovani Democratici di Cesena ha incontrato il Sindaco Enzo Lattuca per discutere e fare il punto della situazione sulle esigenze riguardanti le studentesse e gli studenti cesenati.
È stata un’importante occasione di scambio di idee e di proposte per intraprendere azioni volte a migliorare la vita delle giovani e dei giovani in città.
Una città che desideriamo possa essere sempre di più a misura di studente, capace di attrarre anche da fuori talenti in grado di fare crescere culturalmente ed economicamente il nostro territorio.
Una città che mette al centro la tutela e la diffusione dei saperi è anche una città capace di rimanere al passo coi tempi.

A Cesena una rivoluzione contro il consumo del suolo

Storica giornata ieri per Cesena.
Con il voto del Consiglio Comunale 128ettari prima edificabili tornano agricoli. Una rivoluzione che potrebbe fare scuola nella lotta alla cementificazione del territorio, il cui merito va al centro-sinistra e all’assessore all’urbanistica Orazio Moretti.
Per chi avesse voglia di leggere, ecco il testo del mio intervento di ieri in Consiglio.

“Grazie Presidente,
oggi in Consiglio Comunale portiamo a compimento un percorso che partì nel 2013 quando alla biblioteca malatestiana fu presentato il documento “Cesena Visione Strategica 2030” che indicava le strategie di fondo del futuro Piano Strutturale Comunale.

Documento che si articolava su dieci strategie, fra cui:
– inserire Cesena nella “città romagna”
– sviluppare l’edilizia sociale
-puntare sulle infrastrutture della sostenibilità (parcheggi scambiatori, piste ciclabili ecc.)
ma in particolare:
– fermare il consumo del suolo
– puntare sulla rigenerazione urbana e riqualificazione delle aree dismesse
– offrire nuove aree industriali solo a fronte di specifici piani industriali

Strategie che prendono forma da due importantissime e fondamentali prese di consapevolezza:
●che il suolo sia una risorsa finità e non riproducibile.
●che dalla drammatica crisi dell’edilizia non si possa uscire con il modello che ha retto fin qui
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It’s just economy, not snow

Andrea Tagliaferri (resp. ambiente GD E-R) si esprime sulle nevicate che hanno colpito l’Italia e la nostra regione e sul fatto che i cambiamenti climatici figli “di un modello di sviluppo obsoleto” andranno fermati.

Cambiamento climatico e mutamento dell’ambiente naturale sono i risultati di un modello di sviluppo obsoleto che sì, ci ha portato ad essere benestanti e “ricchi”, ma che ora dovrebbe essere messo in discussione e ripensato.
L’ondata di freddo siberiano e i diversi metri di neve caduti sul nostro territorio ci risvegliano dall’anestesia del benessere e ci fanno riscoprire gli antichi rapporti, ormai dimenticati, tra uomo e natura. La supremazia degli eventi naturali manifestati attraverso qualche fiocco di neve mette di nuovo in discussione l’egemonia umana sulla propria terra.
Questi eventi eccezionali ci ricordano che c’è qualcosa che non è in nostro potere fare e controllare; oggi è il momento buono per riscoprire la nostra “piccola” dimensione.
Monitoraggio della Terra, protocollo di Kyoto, adattamento ai cambiamenti climatici, efficienza energetica e quant’altro sono disposizioni messe in campo dalla comunità Europea per seguire da vicino questo cambiamento del mondo, ma la mentalità di noi tutti ancora non cambia. Continue reading