ALLARME GENDER!

Allarme Gender!

Allarme Gender!

Quando si parla di unioni civili le confusioni ed i malintesi sono molti, ed il clima che si è venuto a creare nelle ultime settimane, con l’avvicinarsi del giorno del voto da parte del Parlamento del Ddl Cirinnà, ci ha molto preoccupati.
Ed attorno al Ddl Cirinnà si è architettato ad arte molta disinformazione. Tale disegno di legge ha come unico scopo quello di riparare ad un’ingiustizia, ossia di permettere a tutti di condividere gli stessi diritti e gli stessi doveri indipendentemente dal proprio orientamento sessuale. Tramite, poi, la norma che permetterà la stepchild adoption si cerca solo di proteggere bambini e bambine che già esistono, che già vivono in famiglie omogenitoriali. Solo che, a differenza di tutti gli altri bambini, non sono giuridicamente protetti.
E’ facile, a questo punto, parlare di bimbi comparti e di donne sfruttate, facendo peraltro una certa confusione tra famiglie omogenitoriali e gestazione per altri.
Non si può far finta di non sapere che la stragrande maggioranza delle coppie che hanno ricorso alla gestazione per altri sono eterosessuali e che in quel caso la stepchild adoption è già possibile. Una volta nati, i bambini non possono essere considerati responsabili del modo in cui sono venuti al mondo e pagare le eventuali colpe dei genitori.
Ridurre la maternità e la paternità unicamente alla biologia, ci fa dimenticare che la maternità e la paternità sono dei ruoli, che una madre adottiva o un padre adottivo – che non hanno alcun legame biologico con i figli – sono i veri genitori e che non basta mettere al mondo un figlio per essere madre o padre.

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