CONGRESSO REGIONALE GIOVANI DEMOCRATICI EMILIA-ROMAGNA
Rimini, 18 marzo 2012
Documento approvato a larghissima maggioranza dalla platea congressuale.
La sentenza della Suprema Corte di pochi giorni fa ha sancito il diritto per tutti a vivere la propria affettività e la propria vita familiare.
Questa sentenza arriva a poche settimane da un omologo pronunciamento del Tribunale di Reggio Emilia che ha concesso il permesso di soggiorno ad un cittadino straniero, coniugato in Spagna con un cittadino italiano, per il medesimo motivo, ovvero affinché potessero vivere pienamente la propria vita coniugale, pur senza la possibilità di un riconoscimento formale della loro unione.
La sentenza della Cassazione ha posto in modo chiaro e netto un punto di non ritorno: tutti hanno diritto a vivere la propria affettività.
Questo pronunciamento ha dall’altra parte fotografato una situazione che ormai il nostro Paese può tollerare: la totale invisibilità degli omosessuali davanti alle Istituzioni dello Stato italiano, una situazione che ci allontana da buona parte degli Stati europei.
Ma sbaglieremmo se ritenessimo di coprire questo vuoto riaprendo un dibattito su una potenziale legge sulle coppie di fatto, che siano i Pacs alla francese o altro istituto giuridico similare.
Sarebbe un tentativo di coprire un gap giuridico e sociale con istituti giuridici che ormai stanno per essere superati e che verrebbero creati solamente per non voler equiparare totalmente coppie eterosessuali e omosessuali, rischiando inoltre di creare un doppione giuridico. Continue reading