Renzo Piano e la città: una sfida coi giovani

renzo-pianoOggi, a Genova, la prima riunione del gruppo dei sei architetti nella Fondazione Renzo Piano a Punta Nave. La squadra di giovani architetti G124 (dal numero della stanza del senatore Piano a Palazzo Giustiniani) si occuperà della trasformazione delle periferie delle nostre città. Infatti in Italia quasi il 90 per cento della popolazione urbana vive in periferia. I sei giovani hanno firmato contratti annuali finanziati con lo stipendio parlamentare del senatore. I giovani sono: Michele Bondanelli, Eloisa Susanna, Roberto Giuliano Corbia, Federica Ravazzi, Francesco Lorenzi e Roberta Pastori. “Il progetto più importante siete voi – ha detto l’architetto Piano rivolgendosi ai giovani – e lavorerete su un tema altrettanto importante che è quello delle periferie. Dobbiamo occuparci della città che sarà. La bellezza naturale del nostro Paese non è merito nostro, quella antropizzata dei centri storici neppure visto che ci è stata lasciata in eredità. Quello che può essere merito nostro è migliorare le periferie, che sono la parte fragile della città e che possono diventare belle”. I temi che verranno presi in esame dagli architetti (coordinati da tre tutor: l’ingegnere Maurizio Milan e gli architetti Mario Cucinella e Massimo Alvisi) riguardano l’adeguamento energetico, il consolidamento e il restauro degli edifici pubblici esistenti, il potenziamento del trasporto pubblico, i luoghi d’incontro e di scambio come piazze, mercati, strade ma anche auditorium, musei e palazzi pubblici che possono fecondare le periferie. Il sociologo Mario Abis e lo psicologo Paolo Crepet completano il team di Renzo Piano.