Il depotenziamento di un bene comune

Pochi giorni fa (28 dicembre) è uscita su l’Unità un’inchiestà molto interessante su ciò che sta avvenendo e avverrà con NTV, la nuova compagnia privata dell’alta velocità che a Marzo 2012 dovrebbe iniziare a circolare nel nostro paese.
La vuota retorica attorno a questa vicenda è imperante: questi nuovi treni porteranno modernità, riduzione dei costi, libera concorrenza, benessere e tanto altro ancora.
Con questo articolo vorrei fare qualche considerazione per dire che non è detto che sarà così.
Non voglio usare numeri, ammetto che non ne ho molti a disposizione, voglio fare un ragionamento generale.
Ferrovie dello Stato è un’ azienda controllata dallo Stato che gestisce salvo rare eccezioni tutta la rete e i servizi: dalla sperduta stazione del piccolissimo centro, alla grande stazione del capoluogo, dai treni super veloci che nelle ore di punta fanno Milano-Napoli in 4 fermate, al trenino regionale che a mezzanotte fa 12 fermate fra Rimini e Bologna. Lo scopo è quello di tenere collegato un intero paese “facendo sistema”, dirottando cioè parte dei proventi dai treni che guadagnano a quelli che hanno i conti in rosso. Ci si domanderà “ma perché fare girare un treno se è in rosso?”, perchè è un servizio. Imprenditorialmente parlando non lo farebbe nessuno, ma se sei un azienda controllata dallo Stato, e che quindi mira ad un interesse generale, lo devi fare per garantire il trasporto, a prezzi accessibili, a quelle persone che altrimenti non riuscirebbero a muoversi. Continue reading