Il responsabile lavoro dei Giovani Democratici Emilia-Romagna, Andrea Tarroni, commenta le recenti dichiarazioni del premier Monti e di alcuni ministri del suo governo sui giovani ed il tema lavoro. Tutta colpa dei giovani?
Va bene che sono tecnici, e non hanno dimestichezza con le regole della comunicazione politica, di come a certe domande sia meglio rispondere con frasi non soggette a distorsione o fraintendimenti.
Ma se un caso isolato rappresenta una coincidenza, due mettono già un dubbio. Tre rappresentano una certezza.
Si è partiti con Michel Martone, viceministro al Lavoro: “Chi si laurea a 28 anni è uno sfigato”.
Poi addirittura il premier Monti: “I giovani italiani devono abituarsi a cambiare più di un lavoro nella vita, e poi.. che noia il posto fisso!”.
Infine il ministro degli Interni, Cancellieri: “Gli italiani vogliono il lavoro vicino a mamma e papà”.
Tre “battute”, da parte di tre autorevoli esponenti di un governo nel quale non avremmo voluto battutisti.
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