Battute su giovani e lavoro: questione di abito…mentale!

Il responsabile lavoro dei Giovani Democratici Emilia-Romagna, Andrea Tarroni, commenta le recenti dichiarazioni del premier Monti e di alcuni ministri del suo governo sui giovani ed il tema lavoro. Tutta colpa dei giovani?

Va bene che sono tecnici, e non hanno dimestichezza con le regole della comunicazione politica, di come a certe domande sia meglio rispondere con frasi non soggette a distorsione o fraintendimenti.
Ma se un caso isolato rappresenta una coincidenza, due mettono già un dubbio. Tre rappresentano una certezza.
Si è partiti con Michel Martone, viceministro al Lavoro: “Chi si laurea a 28 anni è uno sfigato”.
Poi addirittura il premier Monti: “I giovani italiani devono abituarsi a cambiare più di un lavoro nella vita, e poi.. che noia il posto fisso!”.
Infine il ministro degli Interni, Cancellieri: “Gli italiani vogliono il lavoro vicino a mamma e papà”.
Tre “battute”, da parte di tre autorevoli esponenti di un governo nel quale non avremmo voluto battutisti.
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It’s just economy, not snow

Andrea Tagliaferri (resp. ambiente GD E-R) si esprime sulle nevicate che hanno colpito l’Italia e la nostra regione e sul fatto che i cambiamenti climatici figli “di un modello di sviluppo obsoleto” andranno fermati.

Cambiamento climatico e mutamento dell’ambiente naturale sono i risultati di un modello di sviluppo obsoleto che sì, ci ha portato ad essere benestanti e “ricchi”, ma che ora dovrebbe essere messo in discussione e ripensato.
L’ondata di freddo siberiano e i diversi metri di neve caduti sul nostro territorio ci risvegliano dall’anestesia del benessere e ci fanno riscoprire gli antichi rapporti, ormai dimenticati, tra uomo e natura. La supremazia degli eventi naturali manifestati attraverso qualche fiocco di neve mette di nuovo in discussione l’egemonia umana sulla propria terra.
Questi eventi eccezionali ci ricordano che c’è qualcosa che non è in nostro potere fare e controllare; oggi è il momento buono per riscoprire la nostra “piccola” dimensione.
Monitoraggio della Terra, protocollo di Kyoto, adattamento ai cambiamenti climatici, efficienza energetica e quant’altro sono disposizioni messe in campo dalla comunità Europea per seguire da vicino questo cambiamento del mondo, ma la mentalità di noi tutti ancora non cambia. Continue reading

SCUOLA DI FORMAZIONE GD 2011

Carissim*,
come ad ogni autunno, siamo lieti di presentarvi la terza edizione della nostra Scuola di Formazione regionale dei Giovani Democratici Emilia-Romagna, che quest’anno si terrà a Riolo Terme, ridente località termale alle pendici delle colline ravennati, fra Faenza ed Imola, da venerdì 2 a domenica 4 dicembre.
In questa edizione abbiamo deciso di toccare un tema attualissimo per quanto sterminato: lo Sviluppo.

Le incertezze emerse con la crisi economica, le difficoltà di modelli produttivi e sociali resisi ormai inadeguati alle esigenze della società postindustriale e globalizzata, ci comunicano chiaramente che il futuro non sarà la mera riproposizione della società industriale che abbiamo conosciuto dopo il boom economico, ma richiederà ripensamenti profondi nel modo di vivere, organizzarsi, spostarsi, formarsi, lavorare e produrre.

In particolare vediamo come ormai declinante l’idea di uno crescita inarrestabile e senza compromessi, tipica di un turbocapitalismo che ha lacerato il mondo nell’ultimo ventennio. Continue reading

La voce di uno studente

“Sarò sincero, ieri mattina quando pensavo a cosa dirvi, con il governo in attesa della fiducia, avrei sperato in un discorso molto diverso da fare, in quanto avrei giurato che la camera attestasse il distacco del governo dai cittadini.
Invece, ancora una volta, si è riproposto il solito, vergognoso, “mercato delle vacche” .
Questo è un governo fantasma, arroccato nel palazzo, che va avanti comprando, e non in termini metaforici ma con moneta sonante, ogni singolo voto per rimanere attaccato alla poltrona.
Ogni giorno che passa, e le cronache economiche lo dimostrano, l’Italia è un passo più vicina al baratro.
La crisi ha si un fondamento nella situazione economica mondiale ma è, in Italia aggravata dalla mancanza di autorevolezza e serietà del governo.
Berlusconi è incapace di gestire la crisi, e cosa ancora peggiore coi suoi comportamenti mafiosi e corrotti ha tolto all’Italia credibilità internazionale. Continue reading