Tommaso Pollarini nuovo Segretario GD Cesena

Congresso GD 2015Venerdì 16 gennaio alla sera presso la sede del PD di Viale Bovio si è tenuto il IV Congresso Territoriale dei Giovani Democratici di Cesena. È stato eletto il nuovo segretario: Tommaso Pollarini, 18 anni, frequentate l’ultimo anno del Liceo Classico “Vincenzo Monti” di Cesena.
“I Giovani Democratici dovranno continuare ad essere un pungolo per la discussione nel Partito e nel Paese”, queste le parole del neo segretario.
Durante la serata sono stati numerosi gli interventi dei Giovani di Cesena, Cesenatico e di tutta la Regione. Da tutti emerge l’idea che i Giovani Democratici possano e debbono essere un fattore fondamentale nelle prossime tappe della stagione riformatrice in atto nel Paese.
Inoltre alla serata erano presenti anche il Segretario Regionale dei GD Vinicio Zanetti, i Segretari Comunali e Territoriali del PD di Cesena, Paolo Zanfini e Fabrizio Landi, ed il Presidente del Consiglio Comunale Simone Zignani. In più a causa della loro assenza per motivi di impegni istituzionali sono stati letti i messaggi della neo Consigliera Regionale Lia Montali e del giovane deputato Enzo Lattuca.
Conclude il segretario Tommaso Pollarini: “Noi Giovani Democratici abbiamo già dimostrato come il nostro contributo risulti talvolta decisivo per la formulazione di proposte a favore dei giovani, grazie alla nostra posizione privilegiata rispetto a tali argomenti.
Infine un grazie al segretario uscente, Lorenzo Fiori, che in questi anni così difficili ha sempre tenuto fede al suo impegno con costanza e determinazione.”

Relazione Congressuale, 17 Gennaio 2015

IV Congresso dei

Giovani Democratici di Cesena

16 gennaio 2015

Care democratiche e cari democratici,

aprendo questo congresso sento la necessità di partire da un’ immagine: poco più di un mese fa a Roma, Factory365. Una grande sala gremita di giovani democratici che in decine di tavoli discutono delle più varie questioni. Ognuno con i propri interessi si mette in gioco, condivide le proprie opinioni e ascolta quelle degli altri. E proprio durante quell’iniziativa un importante segnale è giunto anche dal partito dei “grandi”. Per la prima volta da anni sottosegretari, ministri e dirigenti si sono seduti al tavolo con noi, ci hanno ascoltato e ci hanno esposto il loro pensiero. Per non parlare poi della straordinaria partecipazione del Presidente del Consiglio stesso. Sono ottimi segnali. Ma non basta. In un partito nel quale la discussione sembra ormai ridotta al minimo, i Giovani democratici possono e devono essere un pungolo continuo, trainare talvolta il Partito stesso. Perciò siamo convinti che il nostro Partito debba essere un soggetto politico pieno di contenuti e non un effimero quanto desolato comitato elettorale che si attiva solo per sostenere il candidato di turno. In questi mesi alla guida del Paese il Governo ed il Partito hanno messo in campo tante proposte. Dal Jobs Act al Patto Scuola, dai diritti alle politiche per la crescita, la carne al fuoco è tanta. E noi dobbiamo stimolare la discussione nel Partito a partire dalla giovanile stessa. Siamo forse gli unici che possono farlo. Continue reading

IV Congresso Territoriale dei Giovani Democratici di Cesena 2015

 

IV Congresso GD Cesena 2015I Giovani Democratici della federazione di Cesena vanno a congresso.
Oltre ad eleggere il nuovo segretario, si farà un bilancio di questi ultimi anni e si discuteranno i prossimi passi della giovanile.
Sarà un congresso aperto a chiunque voglia avvicinarsi ai GD ed alla politica.
La platea sarà unicamente o quasi composta da giovani. Inoltre saranno presenti giovani democratici da tutta la Regione ed giovani di altre associazioni del cesenate.
Riteniamo che in un tale momento di difficoltà politica, anche all’interno del PD, sia necessario che i giovani si mettano in gioco poiché questo più che mai è il nostro momento. Solo noi giovani possiamo trarre fuori dalla palude l’Italia. E ce la faremo con il contributo di ognuno.
Lo Spirito che ci anima non conosce pregiudizi né linee già tracciate!

Factory 365, cosa ne penso

10859879_750512585041431_1594410725_nA una settimana dalla Factory 365, la grande iniziativa organizzata dai GD nazionali, con l’aiuto dei GD del Lazio, e indirizzata a tutti i i Giovani Democratici d’Italia, così come a chiunque altro fosse interessato, colgo l’occasione per esprimere anche in questa sede le mie considerazioni sull’evento. É stato bellissimo! Vedere così tanti giovani interessati di politica e impegnati davvero per cambiare le cose, a discutere di temi fondamentali per il nostro pese ora e in futuro (i tavoli di lavoro a cui si poteva partecipare spaziavano dalla corruzione alle nuove tecnologie applicate alla comunicazione politica, dell’agricoltura alla università e ricerca, passando per politiche economiche e governance europea, per citare solo pochi nomi) mi ha dato personalmente una grande carica per continuare questo impegno. Ho apprezzato inoltre moltissimo la presenza di tante personalità più o meno importanti e conosciute che si sono prestate al dialogo e alla discussione coi ragazzi, partecipando ai tavoli, per citarne alcuni tra quelli che ho potuto ascoltare Maria Chiara Carrozza (ex Ministro dell’istruzione), Pier Paolo Baretta (attuale Sottosegretario all’economia) e Francesco Nicodemo (esperto in comunicazione, ha fatto parte della direzione nazionale del PD) ma erano presenti tanti altri parlamentari, giornalisti, docenti, rappresentanti sindacali e di varie altre organizzazioni. Credo che il loro contributo sia stato chiave in ottica di rendere la discussione politica interessante, ricca di contenuti e attuale.
A tutti quelli che criticano la politica, generalizzando i suoi aspetti negativi (che indubbiamente ci sono, nessuno ha intenzione di ignorarli, ma non è neanche giusto guardare solo a quelli) vorrei davvero dire che si sbagliano, che la politica è fatta di tante cose belle, e che i più di 800 ragazzi presenti in quei due giorni lo possono confermare e ne sono l’esempio. Per una volta inoltre è stato bello essere in un ambiente in cui i ragazzi che si impegnano in politica vengono considerati la norma e non degli alieni, come purtroppo avviene quotidianamente (o almeno come é successo a me personalmente).

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‎#Factory365‬

factoryFactory 365‬ è l’evento dei Giovani Democratici che si svolgerà dal 7 all’8 dicembre a Roma presso la Factory Pelanda dell’ex Mattatoio di Roma. Nasce dal lavoro di tante ragazze e tanti ragazzi che condividono un’idea: quella di un Partito Democratico come luogo della discussione e del confronto del centro-sinistra in Italia. Abbiamo l’ambizione di dare un contributo a tutto il partito, di energie, di merito e di metodo, e la politica é più bella se la si vive assieme, come dimensione di impegno civile, ideale e collettivo. Questo è il nostro obiettivo, ripartire da una comunità e non dai singoli.
Saranno presenti 58 tavoli di discussione (ai quali ci si potrà iscrivere on line attraverso il sito www.factory365.it) per parlare e discutere insieme di ambiente, diritti, lavoro, europa, legalità, cultura, innovazione perchè crediamo che solo con un confronto ampio su questi temi il Partito Democratico abbia davvero senso e la forza di poter lavorare in Parlamento. In fine ci sarà una sessione finale in cui interverrà il Presidente del Consiglio e Segretario del PD Matteo Renzi.
Per il viaggio l’unione regionale sta provvedendo ad organizzare un pullman in base al numero dei partecipanti. Per tali ragioni preghiamo agli interessati di farci pervenire nel più breve tempo possibile l’interessamento. Chi vuole andare ci contatti. ‪#‎stacce‬

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ER giovani in prima linea – L’Emilia-Romagna che investe nel futuro

er gdCome Giovani Democratici di Cesena e dell’Emilia-Romagna abbiamo preparato un documento in vista delle prossime elezioni regionali del 23 novembre 2014. Tale documento è stato presentato a Bologna, lo scorso lunedì 3 novembre (era presente anche una delegazione dei GD cesenati), al candidato Presidente per la Regione Emilia-Romagna per il centro-sinistra Stefano Bonaccini che ha accolto con favore le nostre idee, ed il fatto che si sia detto pronto ad integrare queste proposte nel suo programma è un ulteriore segno del suo forte impegno per costruire un progetto all’avanguardia per questa regione.
“ER giovani in prima linea – L’Emilia-Romagna che investe nel futuro” è un progetto dedicato agli under 35, studenti e lavoratori, della nostra regione.
Un piano generazionale con obiettivi ambiziosi: abbattimento della precarietà, introduzione del reddito minimo garantito, stabilizzazione dei rapporti di lavoro, trasporti gratuiti o con forti sconti, piano casa con agevolazioni per vivere soli o in coppia, sanità agevolata, viaggi all’estero per studenti, diritto allo studio con forte investimenti su studentati, mense e servizi, potenziamento del comparto turistico e promozione della cultura ed arte.
Per leggere la versione integrale del documento clicca qui!

#RiformaGD

#riformaGDIeri, 18 ottobre 2014 è nata la Piattaforma per la Riforma dei Giovani Democratici, avviata con la direzione nazionale di Bologna. Essa è stata pensata come uno strumento leggero, agile, ma al tempo stesso altamente contenutistico. Va utilizzata con l’animo del curioso: Sbirciando troverete il manifesto che lancia la riforma dell’organizzazione e se ne sarete stimolati potrete proseguire il percorso. Conoscerete gli atti fondamentali della nostra vita democratica, potrete Compararli con quelli delle organizzazioni giovanili nostre sorelle, e Approfondire gli aspetti che vi appassionano con una lettura, scegliendo e scaricando gratuitamente un libro dal catalogo che abbiamo appositamente allestito. Con animo rinfrancato, ma sempre mosso da curiosità, ci Incontreremo in uno degli appuntamenti territoriali che daranno spazio al confronto sulla #RiformaGD. Lì troveranno legittima sede tutti i contributi individuali e collettivi che confluiranno nelle idee di riforma. Non è finita: per dare rapidità e dinamismo al dibattito, potrete Condividere subito le vostre proposte e renderle fruibili a tutti. Per tutto il resto non esitate a Contattarci: www.riformagd.it!

I giovani in Emilia-Romagna nei prossimi trent’anni: cultura e turismo come risposta alla crisi

Biblioteca MalatestianaIn merito al precedente articolo sul futuro della Regione Emilia-Romagna e su come c’è la immaginiamo per i prossimi trent’anni, proponiamo ora delle riflessioni sul futuro della cultura e turismo per i giovani nella nostra regione.

•Nei prossimi anni e decenni le prospettive di sviluppo culturale e turistico della nostra regione vanno pensate all’interno di una progettazione e valorizzazione territoriale più ampia. Bisogna realizzare una Piattaforma Turistico/Culturale Emiliano-Romagnola che colleghi e metta a sistema le varie realtà ed eccellenze regionali, dall’arte all’enogastronomia. Infine è bene ricordare che la nostra Regione si connota più di altre per la presenza di un capitale sociale e di un insieme di forze cooperative che hanno permesso in passato, e permetteranno sempre di più in futuro, la tenuta del tessuto civile di cittadinanza.

•Se Ravenna dovesse essere designata Capitale Europea della Cultura per il 2019 (la proclamazione avverrà a breve: il 17 ottobre 2014), la città bizantina e con essa l’Emilia-Romagna si potrebbero trasformare in un luogo d’incontro e di dialogo tra culture diverse; la candidatura e l’eventuale vittoria hanno l’ambizioso obiettivo di portare “il sistema Romagna ed Emilia” ad emergere a livello nazionale ed europeo come macrolaboratorio di sperimentazione, capace di produrre cultura in maniera partecipata e sinergica. Un’opportunità ed un’importante vetrina che permetterebbe di attrarre l’interesse di cittadini, associazioni ed aziende da tutta Europa con significative ricadute positive oltre che in ambito culturale anche in quello lavorativo ed occupazionale.

•Le istituzioni culturali come biblioteche, musei e teatri devono rafforzare le relazioni con altre istituzioni come scuole ed università, insieme ai quali allestire un’offerta integrata di servizi volti ad una più alta partecipazione alla vita culturale specialmente nei confronti dei più giovani per stimolarli culturalmente, perché sostenere l’energia creativa dei giovani e la loro capacità di innovazione significa aiutarli a sviluppare le proprie potenzialità e a trovare un’occupazione futura.

•Le associazioni culturali presenti nelle città della nostra regione vanno maggiormente valorizzate in modo da poter prestare maggiormente supporto ai giovani artisti concedendo loro spazi per la realizzazione e fruizione di opere ed artigianato artistico, con la finalità di rendere più fruibili i luoghi dell’incontro e dell’espressione artistica, magari valorizzando e ristrutturando edifici abbandonati.

•Concedere ai giovani poderi o fattorie abbandonate in modo da sviluppare una rete di agriturismi od aziende agricole volte a promuovere il “buon vivere” e la ricca cultura agreste ed enogastronomica emiliano-romagnola.

•Rendere maggiormente fruibili le biblioteche come luogo di studio, socializzazione e crescita delle nuove generazioni. 
Occorrono accoglienza ed orari flessibili che incontrino le necessità di chi cerca un luogo aperto per consultare un libro, studiare per un esame o semplicemente leggere un giornale.

•Avvicinare le persone, specialmente i più giovani, all’arte, in particolare quella contemporanea, re-inventando il concetto dei musei e spazi per esposizioni d’arte contemporanea, magari aprendoli anche ad iniziative legate alla movida locale ed eventi ludici.

•Creare delle “StartArt”, su modello delle più famose StartUp, come incubatori di creatività, luoghi d’incontro ove giovani artisti e designer possano confrontarsi e collaborare. Le “StartArt” potrebbero essere anche luoghi di scouting ove aziende abbiamo bisogno di ricercare figure professionali in vari ambiti come in car design, fashion design, furniture design, exhibition design, color design, web design, eccetera.

Conclusioni:
Insieme, giovani e non, possiamo rinnovare le nostre città e la nostra regione, partendo dalla cultura, come risposta all’attuale crisi che oltre ad essere economica è anche morale e sociale. L’Emilia-Romagna ha bisogno di sperimentare un nuovo modello di sviluppo, che guardi all’Europa, capace di rigenerare il territorio e rafforzare il capitale sociale, così facendo si creeranno straordinarie opportunità per avviare un processo di riflessione e “reinvenzione” di sé stessi. L’idea è quella di “contaminare” i paesaggi attuali con i linguaggi della cultura e dell’arte per avviare un processo di riscrittura delle città e dei suoi luoghi. La sfida sarà usare la cultura per attivare nuove energie e guidare il processo di cambiamento delle città, anche attraverso un programma di pianificazione culturale, urbanistica, di lavori pubblici e mobilità che dovrebbero sfociare in un unico Piano per le politiche ed attività Culturali Regionale. Una città ed una regione culturalmente vivace ed attiva aiuta a sviluppare le capacità dei propri giovani ed è inoltre maggiormente attrattiva da un punto di vista turistico. Ricordiamo che in Italia oltre il 63% degli impiegati nel settore turistico ha meno di 40 anni ed il 30% meno di 30. La vocazione turistica e ricettiva del nostro Paese e dell’Emilia-Romagna rappresenta un tassello perfetto per poter coniugare il mondo culturale ed il mondo delle imprese.

I giovani nell’Emilia-Romagna dei prossimi trent’anni

Un aiuto ci giunge dall'Europa ma è ancora poco

Un aiuto ci giunge dall’Europa ma è ancora poco

Tralasciando le recenti vicende riguardanti le primarie di coalizione per le regionali, i Giovani Democratici emiliano romagnoli vogliono dare un contributo concreto alla discussione programmatica che (finalmente) si sta sviluppando in regione.

Quale Emilia-Romagna vogliamo nei prossimi trent’anni? E’ davvero possibile una regione a misura di giovane? sembra quasi grottesco parlare di una riscossa dei giovani in un momento di assoluta crisi economica e valoriale per tutte le giovani generazioni. Invece proprio da questa depressione totale delle politiche giovanili dobbiamo trarre un’importante lezione: senza giovani preparati ed intraprendenti la nostra società è destinata alla fine.
E’ necessario, innanzitutto, prendere esempio da buone pratiche in campo di politiche per i giovani che ci giungono da altra regioni ed altri paesi.
In secondo luogo, è giunto il tempo di cambiare definitivamente la credenza assai diffusa secondo cui i denari spesi per i giovani in svariati ambiti siano denari sprecati e senza alcun ritorno. Quelle che in un orizzonte di breve termine sono spese come tante altre che uno Stato ha, nel giro di pochi anni diventano investimenti. Il loro ritorno è, inoltre , estremamente concreto: giovani che fondano aziende di successo mondiale grazie ad una formazione di alto livello, giovani dotati di un “know how” in grado di attirare investimenti privati. Di conseguenza il ritorno è anche spirituale e astratto ma assai importante.

Ma come fare tutto questo?

Di seguito alcune idee che potranno dare un contributo alla discussione programmatica in seno alla giovanile regionale.

  • Esperienza lavorativa in una realtà estera (in particolare aziende) in modo da apprendere un “know-how” da riportare poi in regione ed una lingua straniera. Sarebbero coinvolte le realtà imprenditoriali e pubbliche del territorio che trarrebbero vantaggio dall’assumere giovani che, grazie alle  competenze acquisite, le permetterebbero di ampliarsi in ambito internazionale (l’unico orizzonte possibile per quasi tutte le imprese della regione). Il soggiorno estero sarebbe anche supportato da una borsa di studio. Questo progetto, in fase di sperimentazione da parte della Regione Lazio (“Torno subito”), sarebbe da integrare alla Garanzia Giovani che nella nostra regione favorisce l’entrata nel mondo del lavoro e/o la specializzazione di giovani tra i 15 ed i 29 anni. Il difetto della Garanzia Giovani sta proprio nella scarsa importanza data all’internazionalizzazione dei giovani stessi. La nostra regione è sempre più proiettata verso il mondo perciò è assolutamente necessario che i giovani non si trovino in imbarazzo di fronte ad un orizzonte che è diventato globale.
  • Sostegno economico per studenti (22-29 anni), con ISEE basso, che decidono di frequentare scuole internazionali ad alta specializzazione ma con costi molto alti e che decidono di tornare poi in Regione per rimettere in gioco le alte competenze acquisite. Questo sostegno si rende necessario in quanto in Italia non siamo dotati di scuole di alta gamma per il post-laurea. Parallelamente è necessario un serio investimento nella costituzione di corsi estremamente specifici e qualificati per la creazione di un profilo professionale di alto livello nel post-laurea.
  • Sulla scia del progetto di formazione professionale nato dalla collaborazione tra Ducati, Lamborghini e gli istituti “Aldini Valeriani” e “Belluzzi-Fioravanti”, potenziamento del rapporto tra scuola/università e lavoro ove possibile. Anche in tal caso è necessario uno stretto rapporto tra enti pubblici ed imprese. Quest’ultime non sarebbero certo da favorire tramite estemporanei quanto inutili sgravi fiscali sull’assunzione di giovani ma esse stesse trarrebbero vantaggio dall’entrata in azienda di profili estremamente qualificati e già con esperienze lavorative.
  • Favorire gli interscambi con scuole di tutto il mondo da parte delle scuole (in particolare superiori) emiliano-romagnole. Quindi soggiorni di almeno due mesi all’estero (durante un periodo di frequenza scolastica nel paese ospitante) per imparare la lingua e allargare l’orizzonte futuro dei giovani. Ugualmente altri giovani verrebbero ospitati per un soggiorno studio in Emilia-Romagna. La regione dovrebbe quindi facilitare l’apertura e la continuazione di relazioni con istituti esteri. Questo progetto è presente in diverse scuole emiliano-romagnole ma senza alcuna rete di connessione regionale che ne permetta l’allargarsi e il rafforzarsi.
  • Sostegno del diritto allo studio, in particolare delle fasce più deboli della popolazione giovanile. Allargamento degli studentati con affitto calmierato per gli universitari il cui ISEE è sotto una certa soglia. Inoltre maggiori borse di studio specifiche per studenti meritevoli in precarie condizioni economiche. Continuazione dell’ottimo servizio di aiuto nel pagamento delle spese per l’acquisto dei libri di testo a favore degli studenti con ISEE basso delle scuole medie e superiori.
  • Aperture delle biblioteche, delle aule studio e, se necessario, anche degli istituti scolastici, in fasce orarie ampie (anche fino a mezzanotte).
  • Misure che incentivino l’inclusione scolastica. Corsi di approfondimento e recupero durante tutto l’anno scolastico.
  • Promozione di incontri nelle scuole su alimentazione e droghe.
  • Mense convenzionate per studenti (servizio già ottimo in tutta la Regione).
  • Sconti nel prezzo degli abbonamenti per studenti pendolari con un reddito ISEE basso. Obbligo della costituzione da parte delle aziende del trasporto pubblico locale dei “comitati consultivi degli utenti” (come previsto nella legge regionale 30/98 art. 17) che favorirebbero senza dubbio un maggior servizio negli orari di punta di entrata e uscita a/da scuola.
  • Prezzo dell’abbonamento al bus o alla corriera in base all’ ISEE e al numero di figli.
  • Servizio civile riservato al 50% ai “NEET” fra i 16 e i 29 anni.
  • Incubatrice unica regionale di start-up su cui si devono concentrare gli investimenti finora dispersi in decine di piccoli progetti . Il policentrismo in questo caso risulta sbagliato in quanto le aziende ad alto livello di innovazione tendono a svilupparsi unicamente in veri e propri distretti che le permettano di mettersi in rete tra loro e che consentono agli enti locali di fornire maggiori servizi (banda larga ed altre infrastrutture). Evidentemente questa unica grande incubatrice necessita di un’università vicino. Il rapporto tra start-up e università è strettissimo, le une si nutrono del lavoro dell’altra e viceversa. Trovandosi a Bologna una delle maggiori università d’Europa ed anche un ottimo (forse il migliore al mondo) distretto ad alta innovazione nel packaging, la destinazione delle nuove start-up deve essere unica, la provincia di Bologna.
  • “No tax area” e credito agevolato per le imprese di giovani tra i 19 e i 40 anni.
  • Una sempre maggiore copertura degli asili, in particolare a favore di famiglie a ISEE basso. Nonostante siamo la prima Regione per il servizio degli asili nido, c’è ancora del lavoro da fare. Agevolazioni fiscali per le aziende medio-grandi che decidono di costruire asili aziendali.
  • “Social housing”, ovvero: una locazione di 10/15 anni ad affitto calmierato (massimo 20/30% del reddito familiare) al termine della quale gli abitanti possono decidere se riscattare l’abitazione, anche tramite un mutuo, o lasciarla. La bassa redditività per i costruttori è compensata dalla mano della CDP. Un modello vincente, in primis per le giovani coppie. Ma anche per gli enti pubblici, per il territorio e per imprese edili.

 

 

VI Festa Nazionale dei Giovani Democratici – Ritorno al Futuro

VI Festa Nazionale GDCambiare il futuro: come insegna Zemeckis, per farlo serve essere attrezzati. A Bologna, dal 5 al 7 settembre, si svolgerà la VI Festa nazionale dei Giovani Democratici, nel cuore della Festa nazionale del PD. “Ritorno al futuro” è il titolo che abbiamo scelto per la tre giorni. Non per un richiamo alla “gloriosa” decade dai capelli cotonati – e pure dell’ultimo Berlinguer -, ma per il messaggio senza tempo contenuto nelle avventure di Marty McFly.

Per cambiare il futuro serve la curiosità: quella propria degli inventori, dei ricercatori, degli esploratori. La conoscenza tecnica: il “saper fare” che si concretizza nelle grandi innovazioni, ma anche un cuore capace di farci guardare oltre gli orizzonti del nostro tempo.

Per cambiare il futuro serve il passato: è necessario avere memoria, coscienza delle tradizioni, occorre sentirsi parte di un destino comune e più grande. Al futuro non ci si arriva e basta, per inerzia, ma ci si può “tornare” se si ha la volontà di costruire un avvenire più ricco e più interessante, che coniughi le grandi conquiste alle grandi scoperte.
Per cambiare il futuro servono strumenti adatti: per mutare un mondo in continuo cambiamento, bisogna saper mutar se stessi. Essere soggetti di cambiamento é il primo passo per non lasciarsi trascinare dagli eventi ma deciderne il corso.
Per cambiare il futuro serve, nel presente, essere un po’ incoscienti: servono i sogni, le buone imprudenze che commette chi non sa e non vuole abbassare l’ asticella delle proprie aspettative.

Siamo convinti che per la nostra organizzazione sia arrivato il momento, oggi, di scegliere il modo in cui vuole, domani, “tornare al futuro”: un futuro reso diverso dalle nostre scelte presenti. Dalle risorse e dalle capacità che essa coinvolge e promuove, e dal coraggio di gettare tutti insieme il cuore oltre l’ ostacolo, proprio quello che da soli ci sembrerebbe insormontabile.

Di questo ragioneremo, nelle diverse Assemblee.
Perchè siamo consci che l’azione politica del PD – al Governo e nel Paese – é al centro non solo del nostro presente quotidiano, ma del futuro. Ne va del futuro, di quello pubblico fatto di giustizia sociale, e di quello privato nel quale ciascuno merita di essere felicela felicità delle persone.
Uscire definitivamente fuori dalle logiche di emergenza e austerità che negli ultimi anni hanno rischiato di soffocare l’Italia intera, che hanno rallentato l’uscita dalla crisi, che hanno indebolito la credibilità della nostra parte politica, vuol dire immaginare un futuro che appartenga innanzitutto ai mondi che di più dovremmo rappresentare: i giovani, le donne, i bisognosi, ma anche il talento, la creatività, la solidarietà tra le persone.

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Andrea Baldini nuovo segretario nazionale dei Giovani Democratici

A BaldiniUn grande in bocca al lupo al nuovo segretario nazionale dei Giovani Democratici Andrea Baldini che subentra a Fausto Raciti.

Conosciamo Andrea da molto tempo, e abbiamo avuto il piacere di ospitarlo nell’iniziativa regionale di Rise Up che si tenne a Cesena nell’ Ottobre del 2012.

Giovane appassionato, rigoroso e competente, siamo sicuri che farà il bene della nostra organizzazione, e saprà tutelarla in questo periodo in cui le strutture collettive sono considerate impicci al dialogo diretto fra il leader e il popolo.

Un grande grazie a Fausto Raciti, per aver retto la giovanile in questi anni, e per aver sempre creduto nella necessità, per il PD e per l’Italia, di un soggetto politico capace di aprire il PD ai giovani e fare elaborazione autonoma e originale.

Festa della Birra Belga 2014

Festa della Birra Belga 2014

Festa della Birra Belga 2014

Dopo il successo delle precedenti edizioni, SABATO 19 LUGLIO 2014 torna la Festa della Birra Belga presso la Festa Democratica di Cesena.

Quest’anno avremo con noi:
Afreak , RAINAKBA , Homini , A Reckless Jump

Buona musica,
buona birra dal belgio 3X2 tutta la sera,
buon mangiare,
buone gauffre,
tutto a prezzi popolari.

INGRESSO GRATUITO

Vieni in pace, o stai a casa 😉

Dialogo con Christian Castorri – I giovani incontrano l’Assessore alla Cultura

Incontro con l'Assessore alla Cultura
Venerdì 11 luglio alle ore 18:30 presso la Festa Democratica di Cesena si terrà un incontro tra i giovani e l’Assessore Christian Castorri.
I ragazzi e le ragazze converseranno assieme all’Assessore sui temi quali la cultura, lo sport ed il turismo.
Un’ottima occasione per dialogare insieme, dando spazio a idee e domande dei giovani cesenati.
L’evento è ideato e moderato dai Giovani Democratici di Cesena.